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Elettroterapia

elettroterapia

T.E.N.S.

Si tratta di una metodica di uso comune in medicina, soprattutto in ambito fisioterapico, con finalità analgesico-antalgiche di estrema efficacia, di facile utilizzo e a basso costo. L’impiego della TENS offre un positivo aiuto per la risoluzione di molte patologie osteo-mio-articolari, dei tendini, dei legamenti e neuronali.

La stimolazione per via trans-cutanea è la tecnica elettroterapica più utilizzata negli ultimi anni: agendo a livello dei nervi periferici, riesce ad ottenere una sensibile diminuizione della sintomatologia dolorosa. La vie nervose deputate alla conduzione della sensibilità tattile e dolorifica fanno giungere le proprie informazioni, provenienti dai recettori periferici, al midollo spinale: a questo livello una via comune conduce le informazioni periferiche al cervello, che le elabora. Il principio fisiologico su cui la TENS fa riferimento è quello del GATE-CONTROL, o controllo a cancello. Se infatti questa via comune diretta al cervello viene impegnata da un eccesso di stimoli tattili (elettrostimolazione) viene inibita la conduzione degli stimoli dolorifici. In pratica si viene a chiudere il cancello a tutte le informazioni dolorifiche dirette al cervello. È come se un interruttore inibitorio bloccasse tutti questi messaggi. In questo modo, e senza l’utilizzo di farmaci, si crea un effetto analgesico che pone fine al circolo vizioso.

L’effetto è immediato, il paziente comincia a sentirsi notevolmente meglio dopo circa 15 minuti ma questo effetto tende ad esaurirsi altrettanto rapidamente, dopo circa 4-5 ore. E’ quindi importante concludere un ciclo terapeutico di circa 10-20 sedute, della durata ciascuna di 30-50 minuti: in questo modo la contrattura muscolare riflessa si attenua di seduta in seduta ed i cataboliti eliminati consentono un’importante risoluzione del problema.

Elettrostimolazioni muscolari

Trattasi di terapie fisiche di largo utilizzo in particolare in ambito sportivo, che prevedono l'uso di correnti eccitomotorie ad onda quadra bifasica, in grado di produrre una contrazione muscolare. Tramite l'impiego di programmi specifici, possono essere applicate a muscoli normoinnervati, parzialmente innervati o denervati.

Ionoforesi

La ionoforesi, o dielettrolisi medicamentosa, è una metodica che utilizza corrente continua per veicolare all’interno dei tessuti biologici gli ioni attivi di un farmaco disciolti in soluzione acquosa. Il suo impiego è iniziato dopo gli studi di Leduc, il quale nel 1900 dimostrò che, sotto l’azione della corrente continua gli ioni medicamentosi potevano attraversare la barriera cutanea e produrre effetti terapeutici confrontabili con quelli ottenibili con la somministrazione parentelare. Trattare la ionoforesi nell’ambito della fisioterapia è legittimo ove si voglia mettere in risalto la componente strumentale. Numerose risultano essere le affezioni trattabili con la ionoforesi perchè, a seconda del farmaco utilizzato, questa tecnica può svolgere un’azione antalgica, antinfiammatoria, antiedemigena, miorilassante, ricalcificante e sclerotica.

Terapia consigliata per:

Le principali indicazioni della corrente TENS sono:

  • Dolori radicolari
  • Nevralgie post-erpetiche
  • Artrite reumatoide
  • Artralgie e mialgie localizzate
  • Dolore del moncone di amputazione


Le principali indicazioni delle elettrostimolazioni muscolari sono: Ipotonotrofia muscolare post-chirurgica e post-traumatica, disequilibrio muscolare, trattamento di muscoli parzialmente innervati, denervati.


La ionoforesi è indicata nel trattamento di patologie che interessano strutture non profonde e prive di abbondante rivestimento di tessuto muscolare e adiposo. E’ particolarmente efficace nelle patologie del gomito, polso, mano, ginocchio e tibio-tarsica.

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