La Rieducazione Posturale è una tecnica riabilitativa volta al riequilibrio delle alterazioni delle tensioni muscolari e delle disfunzioni articolari del corpo umano.
Utilizzando posture guidate in cui il fisioterapista utilizza tecniche di terapia manuale, le CATENE MUSCOLARI vengono messe in allungamento con l'obiettivo di ottenere un riequilibrio della Globalità delle Fasce Muscolari.
La ricerca della Globalità permette di trattare qualsiasi problematica di dolore alla "radice", andando cioè a risolvere la causa principale e non solo il sintomo.
Il primo concetto su cui si fonda la rieducazione posturale é quello secondo il quale il nostro Apparato Muscoloscheletrico si organizza in quelle che vengono definite CATENE MUSCOLARI. Ovvero non si considerano i muscoli come singole entità a sè stanti, ma come una serie di unità funzionali che lavorano in maniera complementare con una influenza reciproca; anche muscoli che si trovano lontani tra loro ( esempio i glutei ed i muscoli trapezi) sono comunque collegati dalle fasce connettivali che rivestono tutti i muscoli e come detto hanno funzioni che si completano nel mantenimento delle posture e nell'esecuzione dei movimenti.
Un altro concetto fondamentale è quello dell'Antagonismo Complementare: ovvero muscoli che svolgono azioni contrapposte (esempio bicipite flessore di gomito e tricipite estensore) non lavorano in un vero antagonismo ma in un equilibrio complementare in cui ci deve essere un equilibrio nelle tensioni fasciali.
Il nostro corpo è sottoposto quotidianamente ad attività ripetitive in ambito lavorativo (si tratta spesso di attività sedentarie con molte ore passate davanti ad un computer, al telefono o in macchina o viceversa mansioni in cui si sollevano continuamente carichi pesanti sempre con gli stessi schemi motori ), sportivo ( in allenamento si ripetono gesti specifici per migliorare la qualità delle performance, ma se eseguiti scorrettamente o utilizzando catene muscolari retratte si favorisce l'insorgere di problematiche muscolari e articolari) e domestico ( attività di gestione della casa o del proprio tempo libero). In ognuna di queste situazioni si mantengono a lungo posture fisse che spesso sono errate e nocive o si compiono scorrettamente movimenti ripetuti.
A ciò si aggiunge un importante fattore aggravante, ovvero lo Stress psicofisico. Come risulta da numerosi studi scientifici uno stato di stress emotivo continuo e ripetuto ( sia esso causato da fattori emozionali personali o da pressioni esterne quali ad esempio le esigenze lavorative ) ha un effetto di attivatore del Sistema Nervoso Autonomo (SNA). Il SNA è il centro nervoso che regola tutte le funzioni Interne Vegetative del corpo umano ed ha nell'Ipotalamo la sede di regolazione centrale. In seguito ad una marcata riduzione dell'apporto sanguigno e un aumento locale delle sostanze di rifiuto del catabolismo cellulare, si verifica un effetto irritativo sulle fibre nervose locali, portando ad una Sensibilizzazione Periferica. Questo è il meccanismo del DOLORE CRONICO.
Se non viene individuata e corretta la causa o le cause principale, quelli che nascono come problemi locali si trasmettono ad altri distretti corporei, proprio perchè come detto in apertura i muscoli sono collegati tra loro nella loro organizzazione e si influenzano.
Inoltre il nostro corpo ed il nostro sistema nervoso mette in atto meccanismi di difesa che ci permettano di vivere la quotidianità svolgendo le nostre attività senza il problema del dolore. Accade così che si sviluppino dei COMPENSI cioè si assumono delle posizioni diverse da quelle fisiologiche per non sentire dolore. Ma questo porta solo ad ulteriori squilibri per cui da cause abbastanza semplici e circoscritte si può passare aSINDROMI DOLOROSE che coinvolgono vari distretti del corpo con sintomatologie complesse, dolori irradiati ed importanti limitazioni funzionali (cervicobrachialgia, cefalee muscolotensive e cervicogeniche, dorsalgie con dolori costali e sternali, lombalgie accompagnate da problematiche radicolari o pseudoradicolari).
la cura e la prevenzione dei più comuni disagi muscolo-scheletrici (scoliosi, lombalgie, sciatalgie, cervicalgie, periartriti scapolo-omerali, coxalgie, gonalgie, artrosi, osteoporosi ), circolatori , organici (insonnia, alterazione del neurovegetativo e indebolimento del sistema immunitario, problematiche gastroenteriche) e psichici (difficoltà di concentrazione e di memoria, stress, depressione, ansia, attacchi di panico).