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Onda d'urto

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La terapia con onde d'urto extracorporee è una nuova terapia non invasiva ed estremamente efficace, che comporta tempi minimi per il trattamento di alcune patologia a carico delle ossa e dei tessuti molli. Si tratta di patologie comuni in tutti gli individui, che colpiscono con particolare frequenza gli sportivi.

Da un punto di vista fisico sono definite onde acustiche ad alta energia. Si tratta di impulsi pressori della durata di una frazione di tempo brevissima che generano una forza meccanica diretta.L'obiettivo principale è la stimolazione dei processi riparativi a livello osseo e la creazione di meccanismi ad effetto anti-infiammatorio ed analgesico sui tessuti molli. L'onda è generata da un elettrodo che produce una scarica elettrica in una camera d'acqua circondata da una membrana di gomma (testa di terapia) che è posta a contatto con la cute e permette la trasmissione delle onde d'urto in profondità (fino a 10 cm) su una superficie delle dimensioni di un dito pollice (6 mm x 60 mm). L'onda d'urto si diffonde attraverso i tessuti umani seguendo la legge dell'impedenza acustica cioè la differente capacità di ogni tessuto a riflettere l'onda acustica.

Meccanismo d'azione

Le onde d’urto determinano delle variazioni nel tessuto osseo e nei tessuti molli. Sul tessuto osseo agiscono favorendo i processi riparativi attraverso la stimolazione dell’attività degli osteoblasti, cellule deputate alla formazione di nuovo tessuto osseo.

L’effetto antinfiammatorio si ottiene attraverso un aumento del flusso di sangue a livello locale, che determina la rimozione dei mediatori chimici coinvolti nel processo infiammatorio. L’effetto antidolorifico, invece, è dato dalla stimolazione di produzione di endorfine (sostanze che svolgono un’azione fondamentale nel diminuire la sensibilità al dolore) e dal blocco di alcuni recettori specifici responsabili dell’attivazione della sensazione dolorifica.

L’aumento di temperatura, la micro iperemia e le micro vibrazioni locali aiutano a disgregare i depositi di calcio a livello tendineo, legamentoso e osseo. Gli effetti sopra descritti, sono efficaci nel recupero di una corretta elasticità cutanea e nell’evitare aderenze che limitino lo scorrimento dei tessuti a seguito di ferite o interventi chirurgici, quindi ottimale su cicatrici. Inoltre, l’utilizzo delle onde d'urto abbinato ad esercizi di stretching diminuisce la formazione di tessuto fibroso a livello muscolare. Di conseguenza avremo maggiore elasticità e minor rischio di strappi e stiramenti.

Modalità di trattamento

La selezione del soggetto da trattare con le onde d’urto viene effettuata avvalendosi di esami clinici e strumentali (TAC, RMN, Raggi X, Ecotomografa, ecc).

Il paziente viene fatto sedere o distendere su un lettino e sulla parte anatomica da trattare viene appoggiata la membrana di gomma della “testa di terapia”. L’esatto posizionamento avviene tramite l’immagine fornita da un referto ecografico o radiologico preesistente, unitamente all’individuazione della zona dove viene riferito maggior dolore.

Il numero dei trattamenti per quanto riguarda i tessuti molli è in rapporto alla gravità della patologia e alla risposta specifica del soggetto. In genere le patologie più complesse vengono risolte con 2-3 sedute terapeutiche effettuate ad intervalli di circa 1-2 settimane.

Terapia consigliata per:

  • tendinopatia calcifica della spalla
  • ritardo di consolidamento di fratture
  • epicondiliti ("gomito del tennista") ed epitrocleite (“gomito del golfista”)
  • tendinite del gran trocantere
  • tendinite rotulea del ginocchio
  • fascite plantare e tendinite achillea
  • pubalgia
  • induratio penis plastica
  • borsiti
  • contratture e stiramenti muscolari

Controindicazioni: Non si segnalano veri e propri effetti collaterali, tranne per soggetti portatori di pacemaker o in terapia anticoagulante e per le donne in stato di gravidanza.

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